mercoledì 1 novembre 2017

Gildo Peragallo ingegnere (1960)



Commedia in tre atti moderna e solida di grande comicità e fantasia, di Emerico Valentinetti (1886-1960), un dirigente di banca con l'hobby del teatro. Dalla penna dell'autore di " Pignasecca e Pignaverde", uno dei prediletti di Gilberto Govi, ecco il personaggio di Gildo Peragallo, per il quale le bugie (che lui definisce "invenzioni") sono il sale della vita. Gildo non sa resistere al fascino delle sue "spiritose invenzioni", e l'arrivo del fidato amico Tagliavacche gli dà modo di dare il via a un vorticoso turbine di fantasie e situazioni che coinvolge tutti quelli che gli stanno intorno. Per Gildo Peragallo "basta che una cosa sia detta un paio di volte per diventare vera" e, possibilmente, correggere ingiustizie e squilibri dell'esistenza. Un personaggio originale, forse costretto dalla vita a funambolismi di ogni genere, compresa la corte alla padrona della pensione per ottenere un trattamento privilegiato, eliminando gli altri pretendenti. E Govi ne dà un'interpretazione a tutto tondo, carica di comicità. La ripresa televisiva a cura di Vittorio Brignole avvenne il 10 luglio 1960.

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