domenica 17 dicembre 2017

Son of a Gun (2014)


Australia. Il diciannovenne JR viene incarcerato per un reato minore ma ha subito modo di comprendere la durezza della vita in reclusione. Viene quindi protetto dal noto criminale Brendan Lynch che non agisce per generosità. Pretende infatti che, quando JR uscirà a breve, gli organizzi l'evasione. Il ragazzo esegue e l'impresa riesce ma questo non sarà che l'inizio del suo coinvolgimento nelle attività di Brendan.
Julius Avery al debutto nel lungometraggio con una sua sceneggiatura ha strutturato un cast di tutto rilievo avendo quale interprete protagonista Ewan McGregor affiancato da Brenton Thwaites (all'epoca reduce da Maleficent e da The Giver - Il mondo di Jonas) nonché, nell'unico ruolo femminile, Alicia Vikander che era stata Kitty in Anna Karenina ed era in attesa di diventare Ava in Ex Machina e Gerda in The Danish Girl. Questo gli ha permesso di portare sullo schermo una storia in gran parte deja vu innervandola però di linfa nuova. JR ha la stessa età di Malik El Djebena di Il profeta di Audiard e, come lui, in carcere si ritrova sotto l'ala di un boss. L'impianto di partenza è simile a questo e ad altri film anche se poi gli sviluppi sono diversi.
  

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giovedì 14 dicembre 2017

Gli equilibristi (2012)


Sui titoli di testa un amplesso clandestino, consumato in un archivio praticamente deserto, apre il film e introduce la trama. Per quel tradimento infatti si sfalda la famiglia al centro del racconto. Lui, impiegato del comune con 1.200Euro mensili, si trova a dover mantenere se stesso e la moglie che vive con i due figli. La situazione si fa di mese in mese sempre meno sostenibile e per non intaccare dignità e orgoglio con mancati pagamenti, a rimetterci è la qualità della vita che scende sempre di più fino ai limiti della tolleranza.

Quello che Ivano De Matteo fa compiere al suo protagonista è un viaggio dal benessere piccolo borghese fino alla povertà, intesa non solo come mancanza di denaro ma anche come perdita di umanità. Tutto avviene intorno alla maschera di Valerio Mastandrea, perfetta rappresentazione del tragicomico, attore di straordinario talento per la commedia e sguardo segnato da un'endemica e perenne tristezza. E su questi due registri si muove il film stesso, inizialmente appoggiato all'ironia del personaggio e del paesaggio (composto dall'umanità popolare romana) e con il procedere sempre più rassegnato al tragico.

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sabato 9 dicembre 2017

Nella rete del serial killer (2008)


Una gattina viene uccisa in diretta sul web. Il sito da cui provengono le immagini si chiama Killwithme. Il Dipartimento di Polizia di Portland, nell'Oregon, ha una sezione dedicata ai crimini commessi in rete e ad occuparsi del caso sono l'agente Jennifer Marsh e il collega Griffin Dowd. Jennifer ha una figlia che vive con lei insieme alla madre. La sua vita familiare finisce però inevitabilmente con l'intrecciarsi con il suo lavoro. Anche perché il killer mediatico passa dagli animali agli uomini e mette in atto un gioco estremamente perverso: più collegamenti ci saranno al suo sito e più velocemente le sue vittime, che provvede a torturare in diretta, andranno incontro alla morte. Il tempo ovviamente stringe anche perché il sito non è riconducibile al suo titolare; è cioè (come vuole il titolo originale) 'untraceable'.

Ci risiamo, potrebbe pensare a buon diritto qualcuno. L'ennesimo clone di Saw è arrivato. È così ma solo in parte. Perché se da un lato il killer on line non ci risparmia scene truculente, la sceneggiatura si trova a dover fare i conti con la presenza della Lane. Ecco allora che bisogna descriverne la vita privata, consentirle di risistemarsi la capigliatura prima di entrare in ufficio, offrirle dialoghi e scene perdendo quindi la concentrazione perversa che sapeva mantenere al suo esordio.

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martedì 5 dicembre 2017

Premonitions (2015)


L'agente speciale dell'FBI Joe Merriwether non riesce a fare luce su una misteriosa catena di delitti. Ingaggia così un suo ex collaboratore in pensione, il medico psicanalista John Clancy, allo scopo di risolvere il caso. Dotato di particolari capacità sensitive, John si mostra intenzionato a rifiutare l'offerta fin quando capisce che ad essere in pericolo è la giovane Katherine, collega di Joe nella quale egli rivede la figura della figlia, prematuramente scomparsa. Messosi sulle tracce del serial killer, scoprirà ben presto che a leggere il futuro sono entrambi.
Stupisce, in un progetto nato dalla volontà di una coppia di sceneggiatori che rispondono ai nomi di Sean Bailey e Ted Griffin - l'ultimo dei quali vanta nel palmarès lavori scritti in punta di penna come Ocean's Eleven e Il genio della truffa - che il primo anello ad andare fuori giri in questa produzione sia proprio un copione spesso in affanno. Ai numerosi cliché, tra i quali non mancano gli spiegoni saccenti, la retorica ad effetto boomerang di certe sentenze, l'umorismo perfettamente integrato, si aggiungono tessere gratuite (il bullismo, l'HIV) che non alterano un approfondimento psicologico intonato alla fiction più che al grande schermo, a calarsi nel quale il più in equilibrio risulta non a caso Jeffrey Dean Morgan.

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lunedì 4 dicembre 2017

The Company Man (2010)


Bobby Walker è uno dei manager addetti alle vendite della GTX, un'azienda che ha diversificato nel corso degli anni le proprie attività. Bobby ha una moglie, due figli e una vita agiata che gli permette di giocare a golf e di possedere una Porsche. Un giorno però, da un momento all'altro, tutto questo inizia a cambiare. Perché la GTX ha deciso di chiudere alcune sue attività e migliaia di dipendenti vengono licenziati. La stessa sorte toccherà di lì a poco a Phil Woodward, uno dei manager che hanno visto nascere l'azienda un tempo impegnata nella cantieristica navale. Anche Gene McClary, co-fondatore, viene messo in una posizione di minoranza che gli crea non pochi ripensamenti.
Ci sono film che da noi non raggiungono le sale forse perché, visto lo scarso successo al box office in patria, sembrano non avere chance. Forse i distributori nostrani hanno ragione perché in tempi di crisi ben pochi hanno voglia di vedere sul grande schermo quello che è il loro presente o potrebbe diventare il loro futuro. Ci sono però opere che sanno descrivere con chirurgica precisione dei percorsi esistenziali determinati dal sacrificio al tribale "Dio Mercato" che invece meriterebbero una visione. The Company Men è una di queste. I motivi sono essenzialmente due. Innanzitutto il cast che offre ai diversi personaggi delle caratterizzazioni puntuali ed estremamente realistiche ma soprattutto il punto di vista assunto dalla sceneggiatura. La crisi che ha colpito gli Usa nel passato recente e che si è estesa a tutto il mondo viene vissuta sulla pelle di chi si riteneva intoccabile.

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sabato 2 dicembre 2017

'71 (2014)

Inghilterra 1971. La recluta Gary Hook viene inviato in Irlanda del Nord. La situazione sarebbe apparentemente semplice (i Protestanti 'amici' da una parte e i Cattolici 'nemici' dall'altra) se non fosse che all'interno dell'IRA ci sono due fazioni in lotta tra loro. L'accoglienza non è ovviamente delle migliori ma le cose si aggravano per il soldato quando scopre casualmente che alcuni ufficiali dell'esercito sono coinvolti nella fabbricazione di ordigni per gli attentati.

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giovedì 30 novembre 2017

Ironclad (2010)


È l'anno 1215 ed i baroni ribelli d'Inghilterra hanno costretto il disprezzato re Giovanni a mettere il suo sigillo reale sulla Magna Carta, un nobile documento seminale che ha confermato i diritti degli uomini liberi. Pochi mesi prima di impegnarsi alla grande Carta, il re rimangia la parola e assembla un esercito mercenario, sulla costa meridionale dell'Inghilterra, con l'intento di portare i baroni e il paese nuovamente sotto il suo governo tirannico. A bloccare la sua strada si erge il potente castello di Rochester, un luogo che sarebbe diventato il simbolo della lotta epocale dei ribelle per la giustizia e la libertà.

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mercoledì 29 novembre 2017

Triage (2009)

Mark e David sono due fotoreporter di guerra impegnati nei luoghi degli scontri fra iracheni e curdi sul finire degli anni Ottanta. Amici di lungo corso, hanno un approccio molto differente alla vita e al modo di concepire un'istantanea: David ricerca la bellezza delle forme anche nelle zone più martoriate, mentre Mark cattura ogni atrocità senza altro filtro che quello dell'obbiettivo della sua fotocamera. Quando il conflitto comincia a intensificarsi e il popolo curdo si prepara all'offensiva, David decide di tornare a Dublino, dove lo aspetta la moglie prossima a partorire, mentre Mark vorrebbe documentare il proseguire dello scontro da vicino. In seguito ad un incidente, Mark viene ferito e trasportato nel campo di soccorso dove l'unico medico presente, il dottor Talzani, decide chi vive e chi muore applicando un rigido triage, sistema di smistamento dei pazienti che prevede un colpo di pistola per i feriti più gravi. Una volta rientrato a Dublino, Mark porta con sé un progressivo decadimento fisico e psicologico causato da un ricordo che non intende far riemergere.

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lunedì 27 novembre 2017

La verità sta in cielo (2016)

22 giugno 1983. Emanuela Orlandi, figlia quindicenne di un messo pontificio, scompare dando inizio a un'indagine che durerà per decenni. Con l'avvento di Mafia Capitale una giornalista di origine italiana si mette sulle sue tracce, contattando la collega che ha raccolto la testimonianza di Sabrina Minardi, ex amante di Enrico "Renatino" De Pedis, secondo la Minardi direttamente coinvolto nella scomparsa della Orlandi. Ma dove si nasconde la verità?

Roberto Faenza mette insieme una ricostruzione minuziosa e dettagliata degli eventi, possibile grazie ad un encomiabile lavoro di ricerca e all'utilizzo di materiali d'archivio che riportano alla memoria momenti cruciali della storia nazionale e i complessi rapporti con il Vaticano. Ma al di là delle evidenti buone intenzioni del regista, anche autore del soggetto insieme a Pier Giuseppe Murgia e Raffaella Notariale (interpretata nel film da Valentina Lodovini), La verità sta in cielo ha l'effetto di uno tsunami di informazioni che travolge lo spettatore senza offrirgli una chiave di lettura utile a ritornare a galla.

La lezione di Leonardo Sciascia, forse il più abile testimone delle pieghe oscure del carattere italiano, è quella che ogni storia, anche la più complicata, può diventare semplice se si è in grado di evidenziare le dinamiche che, in filigrana, sottendono la vicenda, e la logica (anche perversa) che guida le azioni di pochi ai danni di molti. Sempre Sciascia, ma anche pochi illuminati autori cinematografici come Elio Petri e Marco Bellocchio, sono stati in grado di fare leva su quella valenza metafisica della politica italiana così universalmente riconoscibile che avrebbe potuto elevare anche La verità sta in cielo.

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domenica 26 novembre 2017

Solitary Man (2009)

Sei anni e mezzo fa a Ben Kalman è stata diagnosticata una problematica cardiaca da tenere sotto controllo. Oggi Ben, ex venditore di auto famoso in tutta l'area di New York ma poi condannato per truffa, è un sessantenne che non riesce a guardare una bella donna senza pensare (e cercare) di portarsela a letto. Ben è divorziato dalla moglie Nancy, ha un rapporto difficile con la figlia Susan e vive con Jordan.Costei ha un padre potente che potrebbe dare a Ben la spinta giusta per ripartire ma anche una figlia diciottenne, Allyson, che Ben deve accompagnare a Boston per presentarla al rettore della locale università che è un suo vecchio amico.

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sabato 25 novembre 2017

Closed Circuit (2013)


E' la storia di una coppia di ex che viene messa alla prova quando deve collaborare con la squadra di avvocati della difesa in un processo per terrorismo. La coppia è interpretata da Eric Bana e Rebecca Hall. Dirige John Crowley, regista di Boy A, la pellicola che ha mostrato il talento del nuovo Spiderman, Andrew Garfield, mentre a sceneggiare il film c'è Steven Knight (La promessa dell'assassino).

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venerdì 24 novembre 2017

Lo sciacallo (2014)


Louis è un ladro di materiali edili quando lo incontriamo, non è chiaro cosa abbia fatto prima ma ora ruba rame, ferro e simili per rivenderli sottoprezzo ai cantieri con un obiettivo più grande: trovare un vero lavoro in una congiuntura economica non facile. Tuttavia nessuno assume un ladro. Un giorno è testimone di un incidente stradale e vede una troupe televisiva accorsa per riprendere l'accaduto, capisce che è un vero lavoro e uno che paga ma nemmeno in questo caso trova qualcuno pronto ad assumerlo così pensa di poter fare da sè e con i propri metodi (il furto) ruba il necessario per comprare un'attrezzatura di base e iniziare a girare le strade di Los Angeles in cerca di incidenti, furti e cronaca dura da rivendere ad un'emittente locale con pochi scrupoli. Quando il business si fa più serio aumenta anche la sua abilità ma non il suo senso del limite e dell'etica verso le vittime.

 
É molto bella la maniera in cui l'imprenditore invasato di sogno americano di Jake Gyllenhaal parla con gli occhi spalancati, ascolta quel che gli viene detto, fa tesoro di ogni batosta e ogni insegnamento per arrivare al proprio traguardo. Uno svantaggiato che non ha avuto un'educazione vera e propria ma che ha imparato a trovare su internet tutte le nozioni di cui ha bisogno. Si applica, studia e lavora senza sosta, è insomma concepito come l'ideale statunitense Louis e appare a tutti gli effetti come un personaggio positivo, non fosse per quel dettaglio della mancanza di scrupoli e della sete di ambizione che ci viene rivelata fin dalla prima scena.
Intorno a lui si muove tutto un film che quando non lo accompagna nelle lunghe nottate passate ad ascoltare la radio della polizia, lo riprende mentre lui stesso si sforza di riuscire a riprendere qualcosa o ancora lo guarda mentre gli altri gli parlano, in piani d'ascolto che sono l'arma vera di Jake Gyllenhaal. Faccia scavata e taglio di capelli che tradiscono un'origine popolare, modo di parlare controllato e un'eccessiva sicurezza in sè che tradiscono l'opposto, se la storia di Lo sciacallo è la più classica critica al cinismo dei media, nel protagonista c'è una complessità di intenti e di stimoli che non è frequente. 
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