martedì 27 novembre 2018

Strategia del ragno (1970)


Viaggio di un giovane, Athos, alla ricerca della verità sulla morte del padre, ucciso dai fascisti nel 1936, e considerato un eroe. In un paesino della Bassa parmense rintraccia i protagonisti e i testimoni dell'episodio, l'ormai anziana amante e i tre amici del padre che parteciparono con lui a un attentato fallito contro Mussolini. Ma, come nel mitico Rashomon, la verità ha mille facce, le versioni sulla figura del padre sono diverse e contrastanti, e Athos non riuscirà a sapere se il padre fu un vile o un coraggioso.

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lunedì 26 novembre 2018

Tempo instabile con probabili schiarite (2015)


Giacomo ed Ermanno sono amici da una vita: Giacomo è lo scaltro proprietario di una piccola azienda che gestisce come una cooperativa, Ermanno l'operaio che "è sempre stato sulle barricate". L'azienda sta per soccombere ai debiti quando la rottura di un tubo fognario rivela la possibilità che nel terreno circostante ci sia un giacimento petrolifero. Che faranno Giacomo ed Ermanno con la "paccata di soldi" che potrebbe derivare loro da questa scoperta? E che ne sarà della loro amicizia?
Marco Pontecorvo dà seguito al suo esordio alla regia, Pa-ra-da, con questa commedia sociale ambientata nell'Italia contemporanea dei piccoli imprenditori in difficoltà e dei licenziamenti a pioggia (quel tempo instabile di cui parla il titolo, che però conserva la speranza nelle probabili schiarite), mettendo anche a confronto la generazione dei cinquantenni con quella dei giovani: Gabriele, figlio di Giacomo, aspirante campione sportivo, e Tito, figlio di Ermanno, che trasforma in fumetti il rapporto con il padre. 

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lunedì 19 novembre 2018

I figli della notte (2016)

Con poca voglia ma parecchia obbedienza alla madre, Giulio entra in un collegio prestigioso per rampolli benestanti. Dalle sembianze asburgiche, la struttura è una nota palestra per la futura classe dirigente, rigida e spietata. Il ragazzo è immediatamente attratto da Edo, dalla personalità a lui opposta, anticonformista e incline alla ribellione. In complicità si oppongono al bullismo imperante e in totale segretezza, iniziano a trascorrere nottate in un locale di prostitute. Gli effetti attesi non tarderanno a presentarsi.
Non nasconde elementi di autobiografia Andrea De Sica mentre "annota" l'origine del suo esordio in lungo I figli della notte. Il nipote di Vittorio e figlio del compianto Manuelindubbiamente ha un cinema "severo" nel sangue, qui ferocemente sentenzioso.
"Siete la classe dirigente del futuro, non dimenticatevelo" tuona il preside del collegio dai tratti esternamente imperiali e internamente kubrickiani, tanto di Shining quanto di Arancia Meccanica per alcuni "giochetti" sulle matricole. Esso si staglia nel bianco abbacinante di un incipit fortissimo, evidente contrasto con quel nero notturno e violento che andrà a raccontare. 
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giovedì 15 novembre 2018

Il ponte delle spie (2015)

Brooklyn, 1957. Rudolf Abel, pittore di ritratti e di paesaggi, viene arrestato con l'accusa di essere una spia sovietica. La democrazia impone che venga processato, nonostante il regime di guerra fredda ne faccia un nemico certo e terribile. Dovrà essere una processo breve, per ribadire i principi costituzionali americani, e la scelta dell'avvocato cade su James B. Donovan, che fino a quel momento si è occupato di assicurazioni. Mentre Donovan prende sul serio la difesa di Abel, attirandosi l'incomprensione se non il disprezzo di sua moglie, del giudice e dell'opinione pubblica intera, un aereo spia americano viene abbattuto dai sovietici e il tenente Francis Gary Powers viene fatto prigioniero in Russia. Si profila la possibilità di uno scambio e la CIA incarica Donovan stesso di gestire il delicatissimo negoziato. 
L'intro hitchcockiano cede man mano il passo ad uno svolgimento sempre più letterario, dove il racconto è già leggenda e ancora incertissimo presente, come esemplifica l'immagine tombale del muro di Berlino; e dove il Donovan di Tom Hanks sembra rispondere al paradigma dell'everyman, cappotto cappello ombrello, se non fosse che, nel cinema di Spielberg più che mai, l'apparenza in qualche modo inganna. 


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venerdì 9 novembre 2018

La pazza gioia (2016)

Beatrice Morandini Valdirana ha tutti i tratti della mitomane dalla loquela inarrestabile. Donatella Morelli è una giovane madre tatuata e psicologicamente fragile a cui è stato tolto il figlio per darlo in adozione. Sono entrambe pazienti della Villa Biondi, un istituto terapeutico per donne che sono state oggetto di sentenza da parte di un tribunale e che debbono sottostare a una terapia di recupero. È qui che si incontrano e fanno amicizia nonostante l'estrema diversità die loro caratteri. Fino a quando un giorno, approfittando di una falla nell'organizzazione, decidono di prendersi una vacanza e di darsi alla pazza gioia.

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mercoledì 7 novembre 2018

L'intrepido (2013)

Antonio Pane vive a Milano e ha un lavoro particolare: fa il 'rimpiazzo' cioè sostituisce gli assenti in qualsiasi tipo di attività; un giorno può essere muratore, in quello successivo tramviere e così via. Antonio è un uomo fondamentalmente solo: la moglie lo ha lasciato per unirsi a un uomo dalle fortune decisamente più certe e il figlio studia sassofono contralto al Conservatorio e cerca in qualche modo di aiutare il genitore. Un giorno, a un esame di Stato, Antonio conosce una giovane donna, Lucia, a cui offre un aiuto disinteressato.
Gianni Amelio, dopo l'intenso tuffo nel passato in compagnia dell'Albert Camus de Il primo uomo torna a raccontarci l'Italia di oggi attraverso la figura di un precario all'ennesima potenza, un uomo che ogni giorno non sa in quale mansione verrà impiegato il mattino successivo. Per quanto del tutto instabile nella vita lavorativa, Antonio ha una profonda coerenza morale, la sua è una dignità che si rifà esplicitamente a Charlot e che, nell'apparente follia della fiducia nell'essere umano, si rispecchia nel Totò di Miracolo a Milano


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domenica 4 novembre 2018

Antonia (2015)

Antonia è il ritratto di un'artista, Antonia Pozzi, riconosciuta dal premio Nobel Eugenio Montale come uno dei più grandi poeti del Novecento: eppure nella sua breve esistenza non ha mai saputo di esserlo. "Antonia" è un film di Ferdinando Cito Filomarino, presentato in concorso in anteprima mondiale alla 50esima edizione del Festival di Karlovy Vary.
Il film ripercorre gli ultimi dieci anni della vita della poetessa, vissuta a Milano durante il ventennio fascista. Sedicenne, scrive in segreto febbrilmente sul suo diario l'amore impossibile con il suo professore del liceo, gli incontri, i tormenti, le passioni; il regista la segue nella trasformazione dal reale al poetico, riflessa sul viso, sul corpo, nelle fotografie che scatta e sulle pagine che scrive.


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sabato 3 novembre 2018

Presadiretta: Analfabetismo e propaganda

Se gli algoritmi sono costruiti apposta per prenderci all'amo e trattenerci sulle piattaforme in quanto potenziali clienti, cosa succede se oggetto della manipolazione sono le idee politiche? Quando analfabetismo funzionale e propaganda si incontrano?

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