giovedì 30 novembre 2017
Ironclad (2010)
È l'anno 1215 ed i baroni ribelli d'Inghilterra hanno costretto il disprezzato re Giovanni a mettere il suo sigillo reale sulla Magna Carta, un nobile documento seminale che ha confermato i diritti degli uomini liberi. Pochi mesi prima di impegnarsi alla grande Carta, il re rimangia la parola e assembla un esercito mercenario, sulla costa meridionale dell'Inghilterra, con l'intento di portare i baroni e il paese nuovamente sotto il suo governo tirannico. A bloccare la sua strada si erge il potente castello di Rochester, un luogo che sarebbe diventato il simbolo della lotta epocale dei ribelle per la giustizia e la libertà.
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mercoledì 29 novembre 2017
Triage (2009)
Mark e David sono due fotoreporter di guerra impegnati
nei luoghi degli scontri fra iracheni e curdi sul finire degli anni
Ottanta. Amici di lungo corso, hanno un approccio molto differente alla
vita e al modo di concepire un'istantanea: David ricerca la bellezza
delle forme anche nelle zone più martoriate, mentre Mark cattura ogni
atrocità senza altro filtro che quello dell'obbiettivo della sua
fotocamera. Quando il conflitto comincia a intensificarsi e il popolo
curdo si prepara all'offensiva, David decide di tornare a Dublino, dove
lo aspetta la moglie prossima a partorire, mentre Mark vorrebbe
documentare il proseguire dello scontro da vicino. In seguito ad un
incidente, Mark viene ferito e trasportato nel campo di soccorso dove
l'unico medico presente, il dottor Talzani, decide chi vive e chi muore
applicando un rigido triage, sistema di smistamento dei
pazienti che prevede un colpo di pistola per i feriti più gravi. Una
volta rientrato a Dublino, Mark porta con sé un progressivo decadimento
fisico e psicologico causato da un ricordo che non intende far
riemergere.
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lunedì 27 novembre 2017
La verità sta in cielo (2016)
22 giugno 1983. Emanuela Orlandi, figlia quindicenne di un messo
pontificio, scompare dando inizio a un'indagine che durerà per decenni.
Con l'avvento di Mafia Capitale una giornalista di origine italiana si
mette sulle sue tracce, contattando la collega che ha raccolto la
testimonianza di Sabrina Minardi, ex amante di Enrico "Renatino" De
Pedis, secondo la Minardi direttamente coinvolto nella scomparsa della
Orlandi. Ma dove si nasconde la verità?
Roberto Faenza mette insieme una ricostruzione minuziosa e dettagliata degli eventi, possibile grazie ad un encomiabile lavoro di ricerca e all'utilizzo di materiali d'archivio che riportano alla memoria momenti cruciali della storia nazionale e i complessi rapporti con il Vaticano. Ma al di là delle evidenti buone intenzioni del regista, anche autore del soggetto insieme a Pier Giuseppe Murgia e Raffaella Notariale (interpretata nel film da Valentina Lodovini), La verità sta in cielo ha l'effetto di uno tsunami di informazioni che travolge lo spettatore senza offrirgli una chiave di lettura utile a ritornare a galla.
La lezione di Leonardo Sciascia, forse il più abile testimone delle pieghe oscure del carattere italiano, è quella che ogni storia, anche la più complicata, può diventare semplice se si è in grado di evidenziare le dinamiche che, in filigrana, sottendono la vicenda, e la logica (anche perversa) che guida le azioni di pochi ai danni di molti. Sempre Sciascia, ma anche pochi illuminati autori cinematografici come Elio Petri e Marco Bellocchio, sono stati in grado di fare leva su quella valenza metafisica della politica italiana così universalmente riconoscibile che avrebbe potuto elevare anche La verità sta in cielo.
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Roberto Faenza mette insieme una ricostruzione minuziosa e dettagliata degli eventi, possibile grazie ad un encomiabile lavoro di ricerca e all'utilizzo di materiali d'archivio che riportano alla memoria momenti cruciali della storia nazionale e i complessi rapporti con il Vaticano. Ma al di là delle evidenti buone intenzioni del regista, anche autore del soggetto insieme a Pier Giuseppe Murgia e Raffaella Notariale (interpretata nel film da Valentina Lodovini), La verità sta in cielo ha l'effetto di uno tsunami di informazioni che travolge lo spettatore senza offrirgli una chiave di lettura utile a ritornare a galla.
La lezione di Leonardo Sciascia, forse il più abile testimone delle pieghe oscure del carattere italiano, è quella che ogni storia, anche la più complicata, può diventare semplice se si è in grado di evidenziare le dinamiche che, in filigrana, sottendono la vicenda, e la logica (anche perversa) che guida le azioni di pochi ai danni di molti. Sempre Sciascia, ma anche pochi illuminati autori cinematografici come Elio Petri e Marco Bellocchio, sono stati in grado di fare leva su quella valenza metafisica della politica italiana così universalmente riconoscibile che avrebbe potuto elevare anche La verità sta in cielo.
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domenica 26 novembre 2017
Solitary Man (2009)
Sei anni e mezzo fa a Ben Kalman è stata diagnosticata una problematica
cardiaca da tenere sotto controllo. Oggi Ben, ex venditore di auto
famoso in tutta l'area di New York ma poi condannato per truffa, è un
sessantenne che non riesce a guardare una bella donna senza pensare (e
cercare) di portarsela a letto. Ben è divorziato dalla moglie Nancy, ha
un rapporto difficile con la figlia Susan e vive con Jordan.Costei ha un
padre potente che potrebbe dare a Ben la spinta giusta per ripartire ma
anche una figlia diciottenne, Allyson, che Ben deve accompagnare a
Boston per presentarla al rettore della locale università che è un suo
vecchio amico.
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sabato 25 novembre 2017
Closed Circuit (2013)
E' la storia di una coppia di ex che viene messa alla prova quando deve collaborare con la squadra di avvocati della difesa in un processo per terrorismo. La coppia è interpretata da Eric Bana e Rebecca Hall. Dirige John Crowley, regista di Boy A, la pellicola che ha mostrato il talento del nuovo Spiderman, Andrew Garfield, mentre a sceneggiare il film c'è Steven Knight (La promessa dell'assassino).
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venerdì 24 novembre 2017
Lo sciacallo (2014)
Louis è un ladro di materiali edili quando lo incontriamo, non è chiaro
cosa abbia fatto prima ma ora ruba rame, ferro e simili per rivenderli
sottoprezzo ai cantieri con un obiettivo più grande: trovare un vero
lavoro in una congiuntura economica non facile. Tuttavia nessuno assume
un ladro. Un giorno è testimone di un incidente stradale e vede una
troupe televisiva accorsa per riprendere l'accaduto, capisce che è un
vero lavoro e uno che paga ma nemmeno in questo caso trova qualcuno
pronto ad assumerlo così pensa di poter fare da sè e con i propri metodi
(il furto) ruba il necessario per comprare un'attrezzatura di base e
iniziare a girare le strade di Los Angeles in cerca di incidenti, furti e
cronaca dura da rivendere ad un'emittente locale con pochi scrupoli.
Quando il business si fa più serio aumenta anche la sua abilità ma non
il suo senso del limite e dell'etica verso le vittime.
É molto bella la maniera in cui l'imprenditore invasato di sogno
americano di Jake Gyllenhaal parla con gli occhi spalancati, ascolta
quel che gli viene detto, fa tesoro di ogni batosta e ogni insegnamento
per arrivare al proprio traguardo. Uno svantaggiato che non ha avuto
un'educazione vera e propria ma che ha imparato a trovare su internet
tutte le nozioni di cui ha bisogno. Si applica, studia e lavora senza
sosta, è insomma concepito come l'ideale statunitense Louis e appare a
tutti gli effetti come un personaggio positivo, non fosse per quel
dettaglio della mancanza di scrupoli e della sete di ambizione che ci
viene rivelata fin dalla prima scena.
Intorno a lui si muove tutto un film che quando non lo accompagna nelle lunghe nottate passate ad ascoltare la radio della polizia, lo riprende mentre lui stesso si sforza di riuscire a riprendere qualcosa o ancora lo guarda mentre gli altri gli parlano, in piani d'ascolto che sono l'arma vera di Jake Gyllenhaal. Faccia scavata e taglio di capelli che tradiscono un'origine popolare, modo di parlare controllato e un'eccessiva sicurezza in sè che tradiscono l'opposto, se la storia di Lo sciacallo è la più classica critica al cinismo dei media, nel protagonista c'è una complessità di intenti e di stimoli che non è frequente.
Intorno a lui si muove tutto un film che quando non lo accompagna nelle lunghe nottate passate ad ascoltare la radio della polizia, lo riprende mentre lui stesso si sforza di riuscire a riprendere qualcosa o ancora lo guarda mentre gli altri gli parlano, in piani d'ascolto che sono l'arma vera di Jake Gyllenhaal. Faccia scavata e taglio di capelli che tradiscono un'origine popolare, modo di parlare controllato e un'eccessiva sicurezza in sè che tradiscono l'opposto, se la storia di Lo sciacallo è la più classica critica al cinismo dei media, nel protagonista c'è una complessità di intenti e di stimoli che non è frequente.
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