Un industriale italiano, che vota a sinistra ma ha fatto i soldi
appoggiandosi ai governi di centro-destra, scopre con angoscia che il
figlio studente è un terrorista. Rinviene infatti un diario, nel quale è
dettagliatamente descritta una "seduta" in cui si è decisa l'esecuzione
di un magnate il cui nome comincia per "p". Mentre il protagonista si
rompe il capo a indovinare quale suo collega con quell'iniziale è nel
mirino del killer, gli arrivano quattro pallottole in corpo. La "P"
stava per papà
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mercoledì 28 febbraio 2018
martedì 27 febbraio 2018
La mossa del cavallo - C'era una volta Vigata
Montelusa, 1877. Giovanni Bovara è il nuovo ispettore capo ai mulini,
incaricato di far rispettare la tassa sul macinato. L'uomo scopre
l'esistenza di un mulino clandestino e di un ingegnoso sistema con cui i
mugnai vengono lasciati liberi di evadere la tassa finendo coinvolto, a
poco a poco, in qualcosa molto più grande di lui.
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Andrea Camilleri, lo scrittore più amato d’Italia
.
domenica 25 febbraio 2018
Dallas Buyers Club (2013)
Ron Woodroof vive come se non ci fosse un domani, non credendo alla
medicina ma professando solo la religione della droga e dell'alcol. La
scoperta di non avere realmente un domani a causa della contrazione del
virus HIV apre un calvario di medicinali poco testati e molto
inefficaci, fino all'estrema soluzione di sconfinare in Messico alla
ricerca di cure alternative. Lì verrà a conoscenza dell'esistenza di
farmaci e cure più efficaci, ma non approvate negli Stati Uniti, che
deciderà di cominciare ad importare e vendere a tutti coloro i quali ne
abbiano bisogno, iniziando un braccio di ferro legale con il proprio
paese.
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venerdì 23 febbraio 2018
Arrivederci ragazzi (1987)
Leone d'Oro al festival di Venezia 1987. Louis Malle in stato di grazia ci dà il suo Amarcord, la storia dei suoi anni di scuola in un collegio di provincia. A scuola il piccolo Louis (nel film, Julien) stringe amicizia con un coetaneo un po' misterioso, ma intelligente e sensibilissimo. Il loro rapporto verrà brutalmente troncato dall'arrivo della Gestapo (siamo nel 1944, la Francia è occupata) che porta via l'amico di Julien perché ebreo.
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mercoledì 21 febbraio 2018
Gomorra 2008
Totò ha tredici anni, aiuta la madre a portare la spesa a domicilio nelle case del vicinato e sogna di affiancare i grandi, quelli che girano in macchina invece che in motorino, che indossano i giubbotti antiproiettile, che contano i soldi e i loro morti. Ma diventare grandi, a Scampia, significa farli i morti, scambiare l'adolescenza con una pistola. O magari, come accade a Marco e Ciro, trovare un arsenale, sparare cannonate che ti fanno sentire invincibile. Puoi mettere paura, ma c'è sempre chi ne ha meno di te. Impossibile fuggire, si sta da una parte o dall'altra, e può accadere che la guerra immischi anche Don Ciro (Imparato), una vita da tranquillo porta-soldi, perché gli ordini sono mutati, il clan s'è spezzato in due. Si può cambiare mestiere, passare come fa Pasquale dalla confezione di abiti d'alta moda in una fabbrica in nero a guidare i camion della camorra in giro per l'Italia, ma non si può uscire dal Sistema che tutto sa e tutto controlla. Quando Roberto si lamenta di un posto redditizio e sicuro nel campo dello smaltimento dei rifiuti tossici, Franco (Servillo), il suo datore di lavoro, lo ammonisce: non creda di essere migliore degli altri. Funziona così, non c'è niente da fare.
Matteo Garrone porta sullo schermo Gomorra, libro-scandalo di Roberto Saviano che in Italia ha venduto oltre un milione di copie, aprendo il sipario sulla luce artificiale e ustionante di una lampada per camorristi vanitosi ed esaltati. Il sole non illumina più le province di Napoli e Caserta, impossibile rischiarare questa terra buia e straniera al punto che gli italiani hanno bisogno dei sottotitoli per decifrarla. Siamo in un altro paese: all'inferno. Che non si trova nel centro della terra, ma solo pochi metri giù dalla statale o sotto la coltivazione delle pesche che mangiamo tutti, nutrite di scorie letali, trasformate in bombe che seminano tumori con la compiacenza dei rispettabili industriali del nord.
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martedì 20 febbraio 2018
Il commissario Montalbano
Stagione 2018 - Episodio n. 2 Amore
Michela Prestia è una bellissima
ragazza con un passato drammatico: respinta ingiustamente dalla
famiglia, ha incontrato uomini che l'hanno umiliata e sfruttata,
conducendola a diventare una prostituta. Col tempo, la donna è riuscita a
rifarsi una vita e a trovare l'amore ma proprio ora, quando tutto
sembrava andare bene, Michela misteriosamente scompare. I più ritengono
che semplicemente sia scappata con un altro ma Montalbano, pur non
essendo a proprio agio con le faccende d'amore, capisce presto che a
Michela deve essere successo qualcosa di grave.
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lunedì 19 febbraio 2018
Fragile - A Ghost Story (2005)
L'ospedale pediatrico di Mercy Falls sta per chiudere i battenti, ma un
disastro ferroviario rende indispensabile posticipare di qualche giorno
il trasferimento degli ultimi bambini in degenza. Viene chiamata a
coadiuvare il poco personale rimasto Amy, un'infermiera che si affeziona
subito alla scostante Maggie. Scricchiolii e rumori sinistri sono
normali in un ospedale cadente, ma Maggie convince Amy che si tratta di
ben altro: al secondo piano, dimesso da 40 anni, si aggirerebbe ancora
Charlotte, "la bambina meccanica", che solo alcuni riescono a vedere...
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domenica 18 febbraio 2018
Io sono Li (2011)
Shun Li confeziona quaranta camicie al giorno per pagare il debito e i
documenti che le permetteranno di riabbracciare suo figlio. Impiegata
presso un laboratorio tessile, viene trasferita dalla periferia di Roma a
Chioggia, città lagunare sospesa tra Venezia e Ferrara. Barista
dell'osteria 'Paradiso', Shun Li impara l'italiano e gli italiani.
Malinconica e piena di grazia trova amicizia e solidarietà in Bepi, un
pescatore slavo da trent'anni a bagno nella Laguna. Poeta e gentiluomo,
Bepi è profondamente commosso dalla sensibilità della donna di cui
avverte lo struggimento per quel figlio e quella sua terra lontana. La
loro intesa non sfugge agli sguardi limitati della provincia e delle
rispettive comunità, mettendo bruscamente fine alla sentimentale
corrispondenza. Separati loro malgrado, troveranno diversi destini ma
parleranno per sempre la stessa lingua. Quella dell'amore.
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sabato 17 febbraio 2018
La felicità è un sistema complesso (2015)
Enrico Giusti è il re delle cessioni. Intermediario per un'azienda che acquista società in crisi, avvicina i suoi clienti, quasi sempre vanesi e inconcludenti, ne guadagna la fiducia e ne 'risana' la vita, facendoli ripartire in Costa Rica o agli antipodi. Figlio di un padre imprenditore, che ha abbandonato la sua famiglia per il Canada in seguito a un fallimento finanziario, e fratello maggiore di Nicola, eterno studente che come il genitore si risolve nella fuga, Enrico ripara il trauma infantile assistendo e scampando aziende da gestioni disastrose. La morte tragica di una coppia di imprenditori trentini, che lasciano un figlio diciottenne e una figlia tredicenne orfani e 'al comando' dell'impresa familiare, e l'arrivo imprevisto della fidanzata israeliana, sedotta e abbandonata dal fratello, sconvolgeranno per sempre la sua vita. Una vita in passivo e in cerca di riscatto.
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venerdì 16 febbraio 2018
Caos calmo (2007)
Pietro Paladini ha fatto una promessa. Ha promesso alla sua bambina di aspettarla davanti alla scuola fino alla fine delle lezioni. Lara, sua moglie, è morta improvvisamente l'estate scorsa e Pietro non sa decidersi a soffrire, non sa decidersi a ripartire. Seduto su una panchina, giorno dopo giorno riceve le visite e le rivelazioni dolorose dei colleghi, turbati da una fusione aziendale, e dei familiari, preoccupati per il suo stato di "arresto". Trasgredite le regole dell'efficienza e della produttività e abitato da una sorprendente calma, Pietro resta in attesa del dolore e della vita dopo il dolore.
Caos Calmo, tratto dal romanzo omonimo di Sandro Veronesi, non è un film "autosufficiente" perchè per afferrarlo è necessario affiancare alla visione una ricognizione della fonte letteraria. Eppure proprio in questa "dipendenza", in questa assenza di "autarchia" cara al Moretti in Super8, risiede il valore del film di Antonello Grimaldi. Troppe pagine di Veronesi non corrispondono esattamente al cinema, troppe cose che sono nominate non possono essere viste, perché tutto accade nella testa del personaggio, è Pietro Paladini a prevalere sull'intreccio e l'intreccio non esiste se non attraverso la sua costruzione.
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giovedì 15 febbraio 2018
Fabrizio De André - Principe libero
Fin dall'adolescenza Fabrizio dimostra la sua curiosità speciale, il suo ardore per la vita. La sua costante irrequietezza trova finalmente un senso quando riceve in regalo dal padre la sua prima chitarra. Fabrizio capisce di dover accettare la sua vocazione e trasformarla in professione. Sarà una strada lunga e tortuosa, fatta di incontri, alcol, amore e paure.
Continua qui (primo e secondo episodio)
mercoledì 14 febbraio 2018
Il commissario Montalbano: La giostra degli scambi (2018)
Un incendio doloso ha distrutto un negozio di elettronica. Marcello Di Carlo, il proprietario, è scomparso. E' un bell'uomo, un playboy con il vizio di spendere più di quanto riesca a guadagnare. Montalbano comincia a indagare, ma il mistero sembra farsi sempre più sfuggente
Continua qui (tutto l'episodio)
lunedì 12 febbraio 2018
L'intervallo (2012)
L'intervallo inizia con una considerazione zoologica sulle diverse
ragioni che spingono a cantare tipologie differenti di uccelli
caratterizzati da un canto molto simile: "...così un canto di sfida può
essere confuso con un canto d'amore". Ed è per ragioni d'amore che forse
sono spinte da una volontà di sfida, che Veronica si trova prigioniera
in un ospedale abbandonato di Napoli simile ad un castello diroccato,
guardata a vista da un altro recluso, obbligato con la forza a farle da
carceriere per un giorno. I due ragazzi, impossibilitati ad uscire da
quel luogo senza senso, vivranno una giornata di vacanza dalla
quotidianità che li schiaccia.
Scritto appositamente per il cinema, senza basarsi su nessun testo di partenza, girato in fretta e modellato nei dialoghi e nelle inflessioni sulla lingua parlata realmente grazie al contributo e alle piccole improvvisazioni dei due attori protagonisti (scovati e allenati da mesi di "preparazione"), il film di Leonardo Di Costanzo ha il sapore dei prodotti grezzi ed autentici e la complessità visiva del più grande direttore della fotografia che operi in Italia: Luca Bigazzi.
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Scritto appositamente per il cinema, senza basarsi su nessun testo di partenza, girato in fretta e modellato nei dialoghi e nelle inflessioni sulla lingua parlata realmente grazie al contributo e alle piccole improvvisazioni dei due attori protagonisti (scovati e allenati da mesi di "preparazione"), il film di Leonardo Di Costanzo ha il sapore dei prodotti grezzi ed autentici e la complessità visiva del più grande direttore della fotografia che operi in Italia: Luca Bigazzi.
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sabato 10 febbraio 2018
Fabrizio De André - Principe libero
Il
biopic dedicato al poeta della canzone italiana, che racconta
l'avventura umana di un artista che ha segnato la storia della canzone e
della cultura italiana.
- RegiaLuca Facchini
- InterpretiLuca Marinelli, Valentina Bellè, Elena Radonicich
venerdì 9 febbraio 2018
Something Good - Qualcosa di buono (2013)
Matteo Mercury traffica in cibi adulterati per la distribuzione "in scuole, istituti e prigioni" e la spedizione in quei paesi in via di sviluppo dove la fame supera la preoccupazione per i danni che certi alimenti provocano. Matteo ha venduto l'anima al diavolo e sembra non preoccuparsene affatto, anche perché la sua abilità nel condurre traffici illeciti gli è valsa l'offerta di lavoro che aspettava da sempre: il posto di amministratore delegato per un colosso dell'industria asiatica specializzata nell'immettere sul mercato alimenti tossici a fronte di un largo profitto. Ma l'incontro a Hong Kong con la cinese Xiwen, giovane cuoca che ha fatto del rispetto per la purezza del cibo la propria ragione di vita, cambierà l'esistenza di Mercury, costringendolo a ripensare tutte le sue scelte. E questo avrà un effetto dirompente non solo sulle vite dei due, ma anche su quelle di tutti coloro che li circondano.
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giovedì 8 febbraio 2018
Il capitale umano (2014)
In un paesotto della Brianza che finisce in "ate", eretto alle pendici di una collina una volta incredibilmente boscosa, un cameriere da catering neanche più giovane torna a casa a notte fonda con la sua bicicletta, chiuso tra il gelido freddo di una curva cieca e il sopravanzare spavaldo e sparato di un Suv che lo schiaccia lasciandolo agonizzante, vittima predestinata di un pirata anonimo. Il giorno dopo, la vita di due famiglie diversamente dislocate nella scala sociale brianzola viene toccata da questo evento notturno in un lento affiorare di indizi e dettagli che sembrano coinvolgere il rampollo di quella più ricca, assisa nella villa che sovrasta il paese, e la figlia dell'altra, piccolo borghese con aspirazioni di ribalta. Uno a uno sfilano i presunti protagonisti: il padre della giovane ragazza, un ingenuo stolto e credulone, titolare di un'agenzia immobiliare, pronto a giocarsi quello che non ha per entrare nel fondo fiduciario del magnate della zona al quale accede per un eccesso di fiducia e grazie all'entratura garantitagli dalla figlia, fidanzata con il giovane rampollo della ricca famiglia; il magnate, cinico e competitivo, perfetto prodotto brianzolo, forgiato con la tempra di chi ha abbattuto ettari di bosco per costruire quell'impero economico, inno del malcostume e del cattivo gusto: le moglie dell'uno e dell'altro, la prima psicologa tutta presa dalla sua missione e dall'imminente maternità, tardiva e sofferta, la seconda sposa tonta con il sogno del teatro, obnubilata dalla ricchezza e dal troppo avere: in ultimo i rispettivi figli, non più incolpevoli, mai più adolescenti, complici dell'orrore in questa "tragedia" balzachiana che della commedia ha solo i tipi.
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mercoledì 7 febbraio 2018
A Dangerous Method (2011)
Zurigo 1904. Carl Gustav Jung ha ventinove anni, è sposato, in attesa di una figlia e affascinato dalle teorie di Sigmund Freud. Nell'ospedale Burgholzli in cui esercita la professione di psichiatra viene portata una giovane paziente, Sabina Spielrein. Jung decide di applicare le teorie freudiane sul caso di questa diciottenne che si scoprirà aver vissuto un'infanzia in cui le violenze subite dal padre hanno condizionato la visione della sessualità. Nel frattempo Freud, che vede in Jung il suo potenziale successore, gli manda come paziente lo psichiatra Otto Gross, tossicodipendente e dichiaratamente amorale. Saranno i suoi provocatori argomenti contro la monogamia a far cadere le ultime barriere e a convincere Jung ad iniziare una relazione intima con Sabina.
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martedì 6 febbraio 2018
The Son of No One (2011)
2002. Jonathan White è un poliziotto di Queens a New York. La sua quotidianità di marito e padre di una figlia epilettica viene bruscamente interrotta da un'inchiesta giornalistica originata da lettere anonime. In esse si fa riferimento a un duplice omicidio avvenuto nel 1986 e si insinua che i responsabili della polizia allora in servizio sapessero chi era il colpevole ma avessero volutamente lasciato il delitto impunito. Jonathan a questo punto vede riemergere il proprio passato di adolescente cresciuto in un casamento popolare. La vita sta per essere sconvolta per sempre.
Non si può negare che Montiel abbia una propria poetica e che su quella basi le storie che propone sullo schermo. Al centro di questa poetica c'è il degradato quartiere di Queens nel quale il regista è nato e cresciuto e che fa da coprotagonista (non da sfondo) anche al suo terzo film. Certo, il passaggio da un film 'Sundance' come Guida per riconoscere i tuoi santi a un lungometraggio che ha nel cast (oltre all'attore feticcio Channing Tatum) dei nomi come Al Pacino, Juliette Binoche, Ray Liotta e Michelle Williams non può non farsi sentire.
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domenica 4 febbraio 2018
Anime nere (2014)
Leo, figlio irrequieto di Luciano, una notte spara alcuni colpi di fucile sulla saracinesca di un bar protetto da un clan locale, in quel di Africo nel cuore dell'Aspromonte. Una provocazione come risposta a un'altra provocazione. Un atto intimidatorio, ma anche un gesto oltraggioso che il ragazzo immagina come prova di coraggio e affermazione d'identità nei confronti del clan rivale e nei confronti del padre, maggiore di tre fratelli, dedito alla cura degli animali e dei morti, e lontano dalla cultura delle faide. I fratelli di Luciano hanno preso altre strade lontano da Africo, in una Milano permeata di affari criminali lungo la rotta della droga tra l'Olanda e la Calabria. Dopo la provocazione notturna, Leo deve e vuole cambiare aria, e raggiunge lo zio Luigi, il più giovane dei tre fratelli, spavaldo nel correre su e giù per l'Europa stingendo patti "commerciali" con cartelli sudamericani, e lo zio Rocco, ormai trapianto a Milano con aria e moglie borghese, arricchito proprio dai proventi di quei traffici internazionali. L'eco della bravata di Leo giunge in quel di Milano e risveglia la mai sopita attrazione per la vendetta, la faida in un misto di orgoglio represso dal benessere, o da esso alimentato sotto mentite spoglie. Il fratello maggiore infatti viene richiamato bonariamente dal boss del clan rivale, e umiliato nel suo essere uomo, primogenito, padre di famiglia. I fratelli si mettono in viaggio verso il loro Sud, la loro terra, sentendo il richiamo di una cultura antica, richiamo fatale a un destino immutabile che punta dritto verso la tragedia, senza scampo.
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sabato 3 febbraio 2018
Non essere cattivo (2015)
Ostia, 1995. Vittorio e Cesare sono amici da una vita,
praticamente fratelli. Cresciuti in un quartiere degradato campano di
espedienti, si drogano, bevono e si azzuffano con altri sbandati come
loro. A casa Cesare ha una madre precocemente invecchiata che accudisce
una nipotina malata, la cui madre è morta di Aids. Vittorio invece
sembra non avere nessuno al mondo, e quando incontra Linda vede in lei
una possibilità di costruire una vita normale. Trova lavoro e cerca di
coinvolgere anche Cesare, che nel frattempo si è innamorato di Viviana,
una disperata come lui ma piena di voglia di costruirsi un futuro.
Riusciranno Rosencrantz e Guildenstern a diventare protagonisti della
loro vita?
L'ultimo film di Claudio Caligari, 17 anni dopo L'odore della notte, è un altro excursus nei luoghi oscuri non solo dell'hinterland romano, ma dell'animo umano e della società contemporanea, raccontato attraverso due figure di confine, l'una encomiabile per la sua volontà di tirarsi fuori dalle sabbie mobili della propria condizione, l'altra patetica per l'incapacità strutturale di farlo. In certi luoghi e certe circostanze non essere cattivo, per citare il titolo, non è una scelta, perché per sopravvivere alla violenza e alla prevaricazione che ti circonda devi tirare fuori la tua natura peggiore, e possibilmente un "ferro".
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L'ultimo film di Claudio Caligari, 17 anni dopo L'odore della notte, è un altro excursus nei luoghi oscuri non solo dell'hinterland romano, ma dell'animo umano e della società contemporanea, raccontato attraverso due figure di confine, l'una encomiabile per la sua volontà di tirarsi fuori dalle sabbie mobili della propria condizione, l'altra patetica per l'incapacità strutturale di farlo. In certi luoghi e certe circostanze non essere cattivo, per citare il titolo, non è una scelta, perché per sopravvivere alla violenza e alla prevaricazione che ti circonda devi tirare fuori la tua natura peggiore, e possibilmente un "ferro".
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venerdì 2 febbraio 2018
Veloce come il vento (2016)
Giulia De Martino vive in una cascina nella campagna dell'Emilia Romagna
con il fratellino Nico. Sua madre se ne è andata (più volte) di casa, e
suo fratello maggiore Loris, una leggenda dell'automobilismo da rally, è
diventato un "tossico di merda" parcheggiato in una roulotte. Quando
anche il padre di Giulia, che aveva scommesso su di lei come futura
campionessa di Gran Turismo usando come collaterale la cascina, la
lascia sola, Giulia si trova a gestire lo sfratto incipiente, il
fratellino spaesato e il fratellone avido dell'eredità paterna. Ma la
vera eredità dei De Martino è quella benzina che scorre loro nelle vene
insieme al sangue e quel talento di famiglia, ostinato e rabbioso, per
le quattro ruote.
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giovedì 1 febbraio 2018
Il figlio di Saul (2015)
Ottobre 1944. Saul Ausländer è un ebreo ungherese deportato ad Auschwitz-Birkenau. Reclutato come sonderkommando, Saul è costretto ad assistere allo sterminio della sua gente che 'accompagna' nell'ultimo viaggio. Isolati dal resto del campo i sonderkommando sono assoldati per rimuovere i corpi dalle camere a gas e poi cremarli. Testimoni dell'orrore e decisi a sopravvivervi, il gruppo si prepara alla rivolta prima che una nuova lista di sonderkommando venga stilata condannandoli a morte. Perduto ai suoi pensieri e ai compagni che lo circondano, Saul riconosce nel cadavere di un ragazzino suo figlio. La sua missione adesso è quella di dare una degna sepoltura al suo ragazzo. Alla ricerca della pace e di un rabbino che reciti il Kaddish, Saul farà la sua rivoluzione.
Aveva ragione Jacques Rivette, la vocazione dei film che trattano la Shoah è quella di essere discussi, il rischio quello di essere contestati. Sulla materia esiste un corpo teorico che resiste e non smette di provocare fruttuose controversie: due articoli ("De l'abjection" di Jacques Rivette e "Le travelling de Kapo" di Serge Daney) e un film monumentale (Shoah) che hanno articolato ieri la relazione tra l'orrore e la sua rappresentazione, tra la storia dei campi e quella del cinema. La domanda oggi è sempre la stessa, come fare a raccontare un avvenimento che per la sua dimensione e il suo peso di orrore sfida il linguaggio? Come rendere conto dell'universo concentrazionario senza sottostimarne l'orrore?
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